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Love Bites - Il morso dell'alba (Francia
2001) di Antoine de Caunes con Gullame Carnet, Asia Argento, Gérard
Lanvin
I nostri cugini dOltralpe, ormai, pare riescano
ad emulare Hollywood anche nelle strategie di cinesportazione. Per un
Luomo del treno,
un Il fiore del male ed un Essere e avere
ci tocca sorbirci Che fame!,
Wasabi e,
ultimo in ordine di apparizione, Love Bites (tratto da Les
moursures de lalbe di Tonino Benacquista). Non che
le credenziali fossero cattive (Benacquista in Francia è un fenomeno
di culto, da Saga in poi, ed ha dato buona prova nelle vesti
di sceneggiatore con lottimo Sulle mie labbra), ma
la si poteva pure dare una guardata prima di distribuirlo. Antoine
de Caunes, perlomeno, ci risparmia il repertorio di inquadrature sghembe,
grandangoli e nipponismi che sembrano essere il maggior vizio della cinematografia
francese attuale. Il che non gli evita di essere anodino nella regia,
quando non visibilmente velleitario nel citazionismo (tre Asia Argento
che fanno lamore col protagonista - Antoine Benacquiste! - rimandano
al Dracula coppoliano; Violaine mostra, con orgoglio fetish,
il reggiseno identico a quello di Janet Leigh in Psycho e
pochi minuti dopo ecco arrivarti la citazione della doccia). Insomma,
arriverete fino alla fine (tra laltro, il film è disponibile,
già ad un mese dalluscita, in home video), solo che non potrete
fare a meno di rimpiangere addirittura Zora
la vampira.
(Rosario Gallone)
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