HOME-PAGE

Lontano in fondo agli occhi (Italia 1999) di Giuseppe Rocca con Giusi Saija, Maria Grazia Galasso, Andrea Refuto, Milena Vukotic, Marina Confalone, Antonio Pennarella

Giuseppe Rocca è il regista e sceneggiatore di questo progetto ambizioso, anche se realizzato con i pochi mezzi di una piccola casa di produzione indipendente. Intimista, forse un pò troppo neorealista per il patinato e posticcio cinema italiano moderno, il film affronta temi importanti. Se non è l'unica, è certamente una delle pochissime opere che si occupa di un periodo storico di grandi cambiamenti sociali e culturali, la fine degli anni '50, in cui netto e deciso venne il passaggio dalla arcaica civiltà contadina italiana agli anni del boom economico. La storia è quasi autobiografica. I ricordi del regista affiorano precisi, ricostruendo i particolari, l'atmosfera di un'era, avvolti dal manto della fiction, che non sembra altro che un pretesto per parlare d'altro, per far tornare alla luce delle verità storiche accantonate dalla superficiale frenesia del mondo moderno. Il film racconta la storia di un bambino di sette anni , borghese, che vive a sud. La sua anima è oppressa dalla rigida educazione religiosa impostagli. Ma questo non frenerà la sua voglia di osservarsi ed osservare il mondo attorno a sé, e scoprirne i segreti, la sua miseria, la sua durezza, scoprire l'amore, il sesso....insomma crescere. Potremmo definire quest'opera un Amarcord del meridione. Di certo merita una visione. Gli attori fanno bene la loro parte, in special modo la quindicenne protagonista, al suo esordio cinematografico, Mariagrazia Galasso.

(S.B.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<back>