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Liberi

(Italia 2003) di Gianluca Maria Tavarelli con Elio Germano, Nicole Grimaudo, Luigi Maria Burruano

Vince: vent'anni ed un sacco di problemi: la fabbrica in cui lavora il padre (un intenso Luigi Maria Burruano) chiude e la madre abbandona la famiglia per un politicante del loro paesino in Abruzzo. Trovare i soldi per l'Università sarà dura, quindi Vince va a lavorare come cuoco a Pescara dove conosce Genny (Nicole Grimaudo), preziosa ed agorafobica.
Disprezzato dopo al presentazione al festival di Venezia il quarto lungometraggio firmato da Gianluca Maria Tavarelli paga lo scotto di porsi come la versione intelligente di Ovosodo. All'italiano medio, evidentemente, non piace fare i conti con quanto possa essere dura la vita a volte ed il fatto che per risollevarsi bisogna faticare (morale implicita nel film) non è argomentazione gradita ai più. Tavarelli sa pizzicare le corde del lirismo con grazia e stile, senza esagerare, ma evitando ogni rischio di sciatteria. Brava e bella Nicole Grimaudo
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(Giacomo Fabbrocino)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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