Intacto (Spagna
2001) di Juan Carlos Fresnadillo con Leonardo Sbaraglia, Eusebio Poncela,
Mònica Lòpez, Max Von Sydow
A quanto pare, Aménabar, nonostante
la giovane età e laltrettanto acerba carriera, ha già
fatto scuola. Non è un caso che a partire da lui è nata in
Spagna una giovane generazione di fantasy-horror director che nulla
hanno a che vedere con lo splatter di un Jesus Franco né con
il g(ore)rottesco di Alex De La Iglesia. Gli incubi narrati dallautore
di Apri gli occhi e The Others
nonché dal Balaguerò di Nameless e Darkness,
sono quelli che nascono dalle domande che tutti prima o poi ci facciamo.
Metafisico e cerebrale quanto volete, questapproccio al genere ha
il suo fascino. Alla schiera si aggiunge il debuttante Juan Carlos Fresnadillo
con Intacto (premio Goya per la miglior opera desordio
e primo posto al FantasPorto), una discesa negli Inferi del fato
e della fortuna vissuta come una prigione e come una maledizione per gli
affetti più cari di cui si assorbe la buona sorte (in fondo Paperino
sarebbe meno scalognato se non ci fosse Gastone). Quei miracolati che in
mano a M.Night Shyamalan sarebbero diventati supereroi, qui vengono
coinvolti in un giro di scommesse sempre più pericolose fino a quella
finale (una roulette russa con cinque colpi in canna) contro il più
forte di tutti: Sam lebreo, unico sopravvisuto alleccidio in
un lager. Fresnadillo gira con mano esperta e ci regala diversi momenti
memorabili. Uno fra tutti: la corsa bendati nel bosco che vede vincitore
chi non si schianta contro un albero. |
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