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Il
gusto degli altri (Francia
1999) di Agnés Jaoui con Anne Alvaro, Jean-Pierre Bacri, Brigitte
Catillon, Agnés Jaoui
Gianni Canova, nell'editoriale
del numero 86 di [duel], rivista di cui è direttore, si
dice incredulo del "successo di un filmetto ruffianello quanto
basta (e insopportabile nel suo snobismo da primo della classe)come Il
gusto degli altri" e confessa di voler "sobbalzare
sulla sedia" ed essere "risucchiato in un maelstrom concettuale"
alla visione di un'incredibile performance attoriale. Di contro,
manifesta tutto il suo entusiasmo per Cast Away, definito
"un grande film epocale". Beh! sorvolando sul fatto che,
per sobbalzare sulla sedia, basterebbe che chi Le è di fianco,
egregio Canova, Le facesse "Booh!", mi chiedo:
è possibile amare sia Zemeckis che la Jaoui? sia
Hollywood che l'Europa? Perché a me sono piaciuti
(tanto) entrambi. Convengo che un po' di puzza sotto il naso contraddistingua
la pellicola francese, ma l'ho trovata, comunque, gradevole (la pellicola,
non la puzza), e sono uscito dalla sala contento di aver visto un bel
film, senza sentirmi, per questo, imbrogliato. Le mie, sia chiaro, sono
domande retoriche (cui, peraltro, se ce ne fosse stato bisogno, mi avrebbe
già risposto nel numero successivo a quello dell'editoriale citato).
Sono un po' (o molto) meno estremista di Lei, un po' (o molto) meno critico
di Lei, un po' (o molto) meno stanco del cinema medio di Lei. Si figuri
che mi è piaciuto anche L'ultimo bacio! Che razza
di gusto che ho! Vero?
(R.G.)
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