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Il gusto dell'anguria (Francia/Taiwan 2005) di Tsai Ming-liang con Lee Kang-sheng, Chen Shiang-chyi

Dopo circa 35 minuti Shiang-chyi chiede a Hsiao-Kang: "Vendi ancora orologi?". Ed è solo grazie a questa battuta di dialogo (una delle 5 o 6 di tutto il film) che si individua Il gusto dell'anguria come sequel di Che ora è laggiù?. Perché, per il resto, potrebbe benissimo essere considerato come la summa dell'immaginario di Tsai Ming-liang: il cocomero (di Vive l'amour), i numeri musicali che interrompono l'azione (The Hole), la siccità (contro la pioggia perenne di The Hole). Per raccontare di un'antonioniana incomunicabilità che è incredibile impotenza (Hsiao-Kang è diventato attore porno e proprio sul set hard si svolgono le scene più divertenti), ma che trova, assurdamente, nel porno (considerato negazione di una relazione che, invece, è affermata dall'erotismo) un possibile medium comunicativo. Orale.

(Rosario Gallone)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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