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Flightplan (Usa 2005) di Robert Schwentke con Jodie Foster, Peter Sarsgaard, Sean Bean

Anche il volo intrapreso da Kyle è un volo red eye, come quello che dà il titolo all'ultimo film di Wes Craven. Come se non bastasse, ha perso il marito e ne sta trasportando la salma in America. Logico che, nel momento in cui la figlia scompare durante il volo senza che nessuno la ricordi e senza che se ne abbia traccia nella lista di imbarco, la memoria di spettatori e personale dell'aereo vada a Fight Club e The Eye di Stephan Elliott (Il sesto senso e The Others c'entrano ben poco, ma la melassa critica quotidiana non ci ha risparmiato questo riferimento) con il conseguente sopravvenire di tedio da soluzione scontata. In realtà, il colpo di scena finale è di base razionale, ma talmente stupido ed implausibile che, in definitiva, si rimpiange che la protagonista non abbia immaginato tutto. Vedere la Foster, comunque, è sempre un piacere.

(Rosario Gallone)

 

 

 

 

 

 

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