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Final Destination 2
(Usa 2003) di David R. Ellis con Ali Larter,
A.J.Cook, Michael Landes, David Paetkau
C'è una barzelletta in cui due
amici si incontrano ed uno rivela all'altro che gli è morto il
nonno. Al "come?" di prammatica, il primo racconta che
è caduto dal quarto piano. "Si è spiaccicato sul
marciapiede?". Sempre il primo nega e continua spiegando che
è rimbalzato sulla tenda di un negozio per poi finire a volteggiare
intorno ad un'antenna. Alla fine, il secondo, spazientito, chiede "Ma
allora, come è morto?". Ed il primo: "No, gli
abbiamo dovuto sparare". Di fronte al sequel di Final Destination
(che andrebbe rivalutato), mi sono sentito come il secondo della barzelletta.
La tensione è generata non tanto dall'ignoranza dell'identità
della prossima vittima, quanto dal non sapere come morirà. Le sequenze
degli incidenti sono caratterizzate da una reiterata posticipazione del
momento clou (quello della definitiva morte), ma il giochino (ripetitivo
fin dall'inizio, a causa della natura del film) stufa da subito. Immediatamente
dopo l'incipit sull'autostrada che, pure, ha i suoi meriti.
(Rosario Gallone)
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