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La felicità non costa niente (Italia 2003) di Mimmo Calopresti con Mimmo Calopresti, Francesca Neri, Vincent Perez, Valeria Bruni Tedeschi)

Il percorso di Mimmo Colapresti, cominciato da una collaborazione con un Nanni Moretti attore, lo ha portato, ora, ad avvicinarsi all’autore romano nella poetica. La felicità non costa niente ha, di Moretti, la verbosità, l’apparente concetrazione intorno all’ombelico del regista/sceneggiatore/protagonista, l’humour sottile ed anche un po’ dell’angoscia de La stanza del figlio (che qui è, metaforicamente, un operaio del cantiere di cui Sergio è il direttore dei lavori, che gli appare di continuo fino a quando non l’avrà liberato del senso di colpa). Sembra fare un passo indietro rispetto a Preferisco il rumore del mare. Ma poi scopri che, in realtà, l’ambizione era ancora più alta: la vita, la morte, il Paradiso. Un po’ troppo per un uomo (ed un film) solo.

(Rosario Gallone)

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