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Evolution
(Usa 2001) di Ivan Reitman con David Duchovny,
Orlando Jones, Julianne Moore, Sean William Scott, Ted Levine, Dan Aykroyd
Si ride di pancia (e di intestino!),
alla visione di Evolution, e non di testa. Ma credetemi
( e non biasimatemi), è stato liberatorio divertirsi per gag scatologiche
quali l'estrazione rettale di un insetto un po' cresciuto, o il conclusivo
clistere di shampoo antiforfora con cui i buoni sconfiggono il minaccioso
neobrodo primordiale, o, ancora, ascoltando dialoghi del tipo:
"Bisogna amputare la gamba"
"Ma è proprio necessario?"
"Un momento sta salendo verso il testicolo"
"La gamba! Amputi la gamba!".
Sia chiaro: Evolution è quanto di più lontano
da un capolavoro si possa immaginare, ma Ivan Reitman ci ha abituato
a ben altre idee geniali (I gemelli, Junior)
buttate alle ortiche, per non parlare di quando, abbandonata la strada
della comicità volgare (nel senso nobile) e fracassona (è
stato anche produttore esecutivo di Animal House, nel 1978,
e del suo quasi remake, Road Trip, nel 2000), si
è lanciato nella sophisticated comedy (Dave,
Sei giorni sette notti). Fa piacere rivedere Dan Aykroyd
alle prese con un ruolo, quello del cafonissimo Governatore dell'Arizona,
che sembra divertirlo non poco. Dopo la sua performance in Pearl
Harbour, si poteva temere il peggio.
(R.G.)
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