Dopo mezzanotte

(Italia 2003) di Davide Ferrario con Giorgio Pasotti, Fabio Troiano, Francesca Picozza, Francesca Inaudi.

Martino (Pasotti) lavora come custode notturno della Mole Antonelliana, dove risiede il museo del cinema. Lì, un po' come faceva il Chaplin di Tempi moderni durante il suo breve impiego come custode notturno di un grande magazzino, si è ricreato un ambiente domestico dove fa entrare, per nasconderla, Amanda (Inaudi), fidanzata dell' Angelo (un delinquentucolo interpretato da Fabio Troiano) e in fuga dalla polizia dopo aver rovesciato dell'olio bollente nei pantaloni del principale del fast food dove lavora. Martino, taciturno fino allo sfinimento (è un personaggio da film muto, o no?) è acrobaticamente imbranato come Buster Keaton ed innamorato, oltre che di Amanda, delle vecchie pellicole che trova nella Mole.
Ferrario mi è sempre piaciuto: Anime Fiameggianti meriterebbe lo status di cult e Guardami è stato l'unico film dignitoso della porno ondata che includeva Romance di Catherine Breillat, Il corpo dell'anima di Piscicelli, Le Pornographe di Bertrand Bonello e l'esecrabile Baise-moi.
Il nostro sa girare, e bene: è uno dei pochi registi italiani che abbiano veramente il senso dell'inquadratura e del montaggio, ed è stato in grado di dimostrare che la conoscenza del linguaggio cinematografico (è stato critico) può servire a molte cose. Tuttavia né la critica né il pubblico lo hanno mai amato molto. Dopo Mezzanotte, che infatti si è dovuto autoprodurre (Scorsese ed After Hours?!), invece, guarda un po', è piaciuto a tutti. A me è parso solo un film carino, vedendo il quale sono stato leggermente infastidito dal solito gioco delle citazioni, dal fatto che sembra una marchetta per la film commission piemontese (le film commission sono la nuova camorra dell'industria cinematografica) e MOLTO IRRITATO dal fatto che, nonostante il finale sia satiricamente antiberlusconiano, la pellicola sia distribuita da Medusa ! .

(Giacomo Fabbrocino)