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Darkness (Usa/Spagna 2002) di Jaime Balaguerò con Lena Olin, Anna Paquin, Iain Glen, Giancarlo Giannini, Stephan Enquist

La Fantastic Factory, anacronistica casa di produzione fondata dall'apolide Brian Yuzna in Spagna, insieme con Julio Fernàndez (anacronistica proprio per quel factory che fa tanto Corman e cinema artigianale: per questo suscita la nostra simpatia), finora si è fatta conoscere in Italia soprattutto per una distribuzione home-video di tre delle pellicole prodotte: Faust dello stesso Yuzna, Dagon del suo sodale Stuart Gordon (l'ultima performance di Francisco Rabal) e Il predatore di Jack Sholder. Tutte opere segnate da un budget risicato (specialmente in Il predatore dove gli fx superano la soglia del risibile) e da attori non all'altezza. Jaime Balaguerò è un caso a parte. Il suo precedente Nameless ha rastrellato premi in tutti i festival del fantastico. Per Darkness, Yuzna e Fernandez sono riusciti, pertanto, a coinvolgere anche la Dimension, costola commerciale (se ha ancora un senso questa distinzione) della Miramax. Un compromesso che non ha danneggiato il prodotto finale il quale, pur risentendo di interpreti poco convinti (in particolare Glen e la Paquin sembrano più spaesati di quanto richiedano i loro personaggi), si avvale delle idee chiare del regista. Che potranno sembrare, in un'epoca in cui l'horror è parodia di sè stesso, troppo seriose, ma che, comunque, conferiscono a Darkness un'atmosfera cupa e pessimistica fino all'angosciante unhappy end.

(Rosario Gallone)

Stephan Enquist

Darkness

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