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The Dangerous Lives of Altar Boys (Usa 2002) di Peter Care con Emile Hirsch, Kieran Culkin, Jena Malone, Jodie Foster, Vincent D'Onofrio

Il manifesto reca in alto a sinistra una sorta di bollino circolare (come quelli di garanzia). Se ci si avvicina, si legge "contiene un cartoon di Todd McFarlane (per la cronaca, il creatore di Spawn)", manco fosse l'appetitoso extra di un DVD. Nel vedere il film, però, ci si rende conto che "contiene", forse, è il verbo giusto, perché, in più di un'occasione, l'avventura animata dell'Atomic Trinity (il gruppo di supereroi disegnati dal protagonista Francis Doyle) pare un corpo estraneo all'interno della vicenda live action, pur evolvendosi parallelamente ad essa. Per il resto, l'opera prima del videoclipparo Care, appare, nonostante tutto, piuttosto atipica, specie se rapportata al cinema americano attuale. Ma qui, tra i produttori, è annoverata una ex bambina prodigio che, seppur a fatica, ha mantenuto le promesse, diventando tra le donne più potenti ed intelligenti di Hollywood: Jodie Foster. Forse solo lei poteva finanziare la trasposizione di un romanzo di Chris Fuhrman, dove la crescita passa per il turpiloquio, l'irriverenza verso la Chiesa (i quattro ragazzi trafugano dalla loro scuola la statua di Sant'Agata, per poi inviare una richiesta di riscatto accompagnata da un dito accidentalmente staccatolesi), la droga, l'incesto e la morte. Tutti convincenti i giovani attori, tra cui si evidenzia il Culkin bravo (quello di Basta guardare il cielo).

(Rosario Gallone)

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