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Dancer in
the dark (Danimarca / Germania /
Olanda / USA / GB/ Francia / Svezia / Finlandia / Islanda / Norvegia 2000)
di Lars Von Trier con Björk, Catherine Deneuve, David Morse, Peter
Stormare, Joel Grey, Cara Seymour, Vladica Kostic, Jean-Marc Barr, Udo
Kier
Von Trier rinnega parzialmente
il Dogma e realizza addirittura un musical, che tuttavia, proprio
allo spettatore memore delle regole del Dogma, è in grado
di comunicare meglio il suo senso profondo: le immagini pulite, stabili,
colorate delle sequenze coreografate stridono terribilmente con quelle
sgranate, tremolanti e dure della vita reale dell' operaia Selma,
disperatamente decisa a tutto per il figlio.
Meno incisivo del suo "gemello" Le onde del destino,
Dancer in the dark si riserva però un finale senza
appello, dsperato, lontano perfino dall'intervento divino dell'altro film
in cui, seppur in ritardo, un deus ex machina, comunque arrivava.
Spettacolo visualmente fuori dalla norma (per una sequenza sono state
utilizzate più di cento videocamere digitali contemporaneamente)
e sicuramente coraggioso, epifanico, catartico ed emozionante come raramente
il cinema recente sa essere.
Palma d'oro a Cannes 2000
(G.F.)
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