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La damigella d'onore (Francia 2004) di Claude Chabrol con Benoit Magimel, Laura Smet, Aurore Clément

La vita di provincia scorre apparentemente tranquilla, senza particolari problemi, senza "anomalie" che, in realtà, si nascondono dietro l'angolo (un uomo che bacia il busto raffigurante una donna)

I plot dei film di Chabrol appaiono meccanismi ad orologeria, perfetti in tutti i propri ingranaggi/meccanismi, salvo poi i particolari raté (un poliziotto insegue il protagonista e pesta una merda).

I film di Claude Chabrol (quasi tutti, sicuramente i migliori) scorrono apparentemente tranquilli, senza vezzi autoriali, piani, montati in maniera quasi invisibile (ahi!ahi! che ne direbbe Bazin?) se non fosse per alcuni movimenti (la finta soggettiva finale che entra in casa di Senta) ed alcune scelte.

Partendo per la seconda volta da un testo di Ruth Rendell (dopo La morte non sa leggere da cui derivò La cérémonie) l' "Hitchcock d'Oltralpe" dimostra, nuovamente, che oggi, forse, la vera rivoluzione e nel classicismo.

(Rosario Gallone)

 

Laura Smet e Benoit Magimel

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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