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Chinese Odyssey

(Honk Kong 2002) di Jeffrey Lau con Tony Leung Chiu Wai, Faye Wong, Vicki Zao

Quello che noi abbiamo visto, grazie alla produzione di Wong Kar Wai (particolare che ha reso la pellicola appetibile per le platee europee), è in realta il terzo capitolo di una saga cominciata nel 1994. La produzione del regista di In the Mood of Love si sente soprattutto nelle situazioni che palesano il set (uno dei personaggi ripete più volte la battuta, mostrando tutto il suo disappunto in direzione della m.d.p.), ma altre gag (il rallenty fatto dal vivo, l’orecchio del principe cresciuto a dismisura in seguito ad un morso, l’acconciatura afro di Zheng De) sembrano arrivare dritte dritte dagli spoof americani. Nonostante l’approccio inconsueto al genere (in costume), Lau riesce a mantenerne comunque tutti i pregi (l’ambiguità sessuale, il sacrificio d’amore) con uno stile al contempo dissacrante e poetico.

 

(Rosario Gallone)


 

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