|
|
|
Chicago (USA/Canada
2002) di Rob Marshall con Catherine Zeta-Jones Richard Gere Renée
Zellweger
Richard
Gere, nei panni di un avvocato, difende Roxie, accusata di
omicidio e, per farla assolvere, fa della sua assistita un caso da prima
pagina. Roxie coglierà la palla al balzo e sfrutterà l'improvvisa
notorietà per diventare una star dello showbusiness.
L'unica cosa che verrebbe da dire a proposito di Chicago
(candidato a ben 13 Oscar) è l'evidente parallelismo tra le vicende
di Roxie e il film stesso. In entrambi i casi ci troviamo di fronte alla
costruzione di un fenomeno mediatico a partire dal nulla. Vabbè
che si trattava di un adattamento da un musical di successo firmato nientepocodimenoché
da Bob Fosse e quindi c'è da pensare che mettere mano alla
sceneggiatura potesse sfiorare il blasfemo, però, come risposta
"iu es ei" a Moulin Rouge
francamente ci si aspettava di più. La tematica è trita;
la storia scorre via piatta, senza neppure una pallida ombra di suspence;
i personaggi inconsistenti ben oltre il bozzettismo a cui li costringe
necessariamente il genere; gli attori a rischio di ridicolo inconsapevole
(l'interpretazione sempre sopra le righe della Zeta-Jones richiama
alla memoria le vestigia cinematografiche della nostra Parietti).
Anche a livello stilistico non una invenzione di racconto, non una trovata
coreografica. Resta soltanto un montaggio rutilante che sembra volerti
dire: guarda adesso come ti stupisco. Viene da pensare che Marshall,
per evidenti ragioni geografiche non abbia memoria del pay off
di quella vecchia pubblicità di una marca di televisori che diceva
"siamo scienza e non fantascenza". Il frenetico ritmo del montaggio
potrà pure farti illudere che ci siano belle coreografie e anche
che il trio Jones-Gere-Zellweger sappia cantare e ballare bene, ma il
cinema è spesso una scienza esatta e ci vuole ben altro per sollevare
il film dalla noia soporifera che ti prende fin dalla prima sequenza.
Davvero nulla da segnalare.
(Giulio Arcopinto)
Oscar 2003 Miglior Film, miglior montaggio, migliori
costumi, migliore scenografia, miglior sonoro.
|
|
|
|