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La casa del diavolo

(Usa/Germania 2005) di Rob Zombie con Sid Haig, Bill Moseley, Sheri Moon-Zombie, William Forsythe

Nel bulimico omaggio a Non aprite quella porta, improvvisamente esploso sul grande schermo qualche anno fa, La casa dei 1000 corpi faceva la sua porca figura. Ora Rob Zombie torna per dirci che non è stata una sopravvalutazione critica quella relativa al suo esordio cinematografico. Gli anni '70, per il regista, sono ben più che una patina superficiale da rievocare con la finta nostalgia di un' Anima mia qualsiasi. Zombie, i settanta, li ha dentro. Provate a trovare, in uno di quei new horror diretti da brufolosi adolescenti cresciuti a pane in "cassetta", dei titoli di testa così filologicamente perfetti nel richiamare un trend di quegli anni (stop frame e nome del cast o della crew). Oppure un epilogo à la Sugarland Express. O ancora nomi quali quelli di Geoffrey Lewis, Ken Foree direttamente da Zombi, la televisiva (Kojak, Starsky & Hutch, Vegas, Agenzia Rockford) Priscilla Barnes (che figurava anche nel cast di Tintorera di René Cardona jr.), il craveniano Michael Berryman (Le colline hanno gli occhi). Ma il buon Rob non ci tiene a fare la figura del necrofilo e ci mette anche una buona dose di ironia tarantiniana (la lite dello sceriffo con il critico che lamenta l'oscuramento della morte di Groucho Marx da parte della dipartita immediatamente precedente di Elvis Presley). Da non perdere.

(Rosario Gallone)

 

Rob e Sheri Moon Zombie

scuola di cinema Pigrecoemme Napoli

Scuola di Cinema Pigrecoemme

 

 

 

 

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