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A Bittersweet Life


(Corea del Sud 2005) di Kim Ji-woon con Hwang Jeong-min, Jin Ku

Tarantino, specie come testimonial, è talmente inflazionato che ormai non fa più impressione leggere riferimenti ai suoi film nelle frasi di lancio (Più affascinante di Kill Bill, più...qualcosa.. de Le iene si legge nei flani di questo A Bittersweet Life). E meno male, perché anche quest'ultima fatica di Kim Ji-woon (come il precedente Two Sisters) è il trionfo del manierismo estetico di riporto. Il tema della vendetta preso da Park Chan-wook (ma svolto in modo molto meno originale), look (quello sì) à la Reservoir Dogs (che già era saccheggiato da City on Fire di Ringo Lam), un epilogo simile a quello di A Better Tomorrow ed una bella scritta, La dolce vita, campeggiante sulla parete del bar teatro della tragica resa dei conti (messa lì tanto per dire: "ehi! io so chi è Fellini!"). In Italia, forse, continuiamo a distribuire il peggio della produzione orientale.

(Rosario Gallone)

 

Hwang Jeong-min

scuola di cinema Pigrecoemme Napoli

Scuola di Cinema Pigrecoemme

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