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Birthday
Girl (Gb 2001) di Jez Butterworth
con Nicole Kidman, Ben Chaplin, Vincent Cassel, Mathieu Kassovitz
Il divorzio ha giovato sicuramente
più a Nicole che a Tom. Mentre quest'ultimo si è
incartato nel palloso Vanilla Sky, la Kidman ha infilato
tre pellicole di indubbio valore. Sugli schermi italiani, dopo il controverso
Moulin Rouge e The Others, è giunta,
nella stagione 2001/2002, l'opera seconda di Jez Butterworth (Soho),
in cui l'ex lady Cruise è Nadia (o Sofia),
una donna russa ordinata, via internet, dal timido impiegato inglese John.
Birthday Girl è stato accostato a Qualcosa
di travolgente, ma a me ha fatto pensare al romanzo, di Cornell
Woolrich, Waltz into Darkness (ispiratore de La
mia droga si chiama Julie e, più di recente, di Original
Sin). Fatto sta che il film funziona soprattutto per l'alchimia
tra i due protagonisti (e se lei è ormai una conferma, una vera
sorpresa è Ben Chaplin nei panni di un omino goffo e impacciato
- quasi un Mr. Bean più belloccio - capace di chiudersi
in se stesso per ore, quando è ferito): vederli darsele di santa
ragione nella camera del motel, in cui sono stati abbandonati, mi ha portato
alla mente le mitiche coppie Sordi-Vitti di Amore mio aiutami
e Giannini-Melato di Travolti da un insolito destino nell'azzurro
mare di Agosto. Convenzionali i due villain russi interpretati
(chissà perché) dai francesi Vincent Cassel e Mathieu
Kassovitz, con le consuete cafonaggine e cialtroneria che sembrano
essere diventate le note caratteristiche dei "compagni" cinematografici.
(Rosario
Gallone)
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