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La leggenda di Bagger Vance (Usa 2000) di Robert Redford con Will Smith, Matt Damon, Charlize Theron


"Lo zen e l'arte di impattare il green" potrebbe essere il sottotitolo della pellicola n. 5 di Robert Redford, sceneggiata da Jeremy Leven a partire da un romanzo di Steven Pressford. I film hollywoodiani sullo sport (dell'individualismo, della solidarietà, della ricerca di sé stessi, della politica, della società, dei mass media), ma qui siamo più dalle parti di Capra (Smith/Bagger Vance è una sorta di Clarence afroamericano che aiuterà a crescere ben due persone). Essere tutt'uno con la mazza, trovare lo swing, vedere il campo sono metafore evidenti dell'equilibrio e della prospettiva che un uomo non deve mai perdere. Temi classici per un'opera che ci restituisce l'afflato del cinema classico (come ormai solo Costner ed Eastwood sanno fare oltreoceano). Un cinema che, come il narratore Hardy-vecchio (Jack Lemmon) ha il suo ennesimo infarto (insuccesso di pubblico?), ma nell'epilogo si rialza (o è il suo fantasma?) per continuare a giocare.

 

 

 


(R.G.)

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