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Austin Powers in Goldmember (Usa 2002) di Jay Roach con Mike Meyers, Beyoncé Knowles, Michael York, Robert Wagner, Seth Green, Michael Caine

Giunto al terzo capitolo, Austin Powers si autocelebra (i titoli di testa sono uno sballo), si autoprende in giro (lo sketch degli Osbournes che si lamentano della ripetizione delle gag presenti nei primi due capitoli) ed alla fine riesce ad assurgere (in America, perché in Italia nessuno se lo fila) al rango di cult. Il terzo episodio della saga arranca per una buona mezz'ora, ma poi si scatena in una ridda di trovate (alcune nuove - i sottotitoli che si leggono per metà - altre già viste - le ombre nell'ambulatorio medico -) culminanti nell'epilogo in cui l'agente segreto e la sua nemesi scoprono... Michael Caine è insuperabile nei panni di Nigel Powers, una sorta di Harry Palmer erotomane e demente.

(Rosario Gallone)

manifesto originale

 

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