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Almost Famous
(Usa 2000) di Cameron Crowe con Billy Cudrup,
Kate Hudson, Frances MacDormand.
C'è un'immagine, in
Almost Famous, emblematica del sentimento che ha animato
il regista-sceneggiattore Crowe nella stesura e nella realizzazione
filmica del plot: gli Stillwater, band rock alle
soglie del successo, abbandonano, su di una pista, il pullman, con il
quale hanno sempre raggiunto le varie tappe del tour, e si imbarcano su
di un aereo di proprietà della casa discografica. Più velocità
negli spostamenti, più date, più esibizioni, più
soldi: l'industria aveva definitivamente fagocitato il desiderio di libertà
e trasgressione della musica rock e lo aveva trasformato in merce. Tutto
questo narrato attraverso gli occhi di William Miller, dietro cui c'è
lo stesso Crowe, precoce corrispondente della rivista Rolling
Stone. E' questo il segreto di Almost Famous: la partecipazione,
l'affezione che l'autore mostra verso la materia raccontata. Ed è
questo che avvicina la pellicola ad altri revival autobiografici,
come American Graffiti od anche l'italiano Tutto l'amore
che c'è di Sergio Rubini, mentre lo distingue da operazioni
gradevoli, ma progettate a tavolino quali Boogie Nights.
Frances MacDormand e Philip Seymour Hoffman sono da applauso.
(R.G.)
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