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Abbasso l’amore

(Usa 2003) di Peyton Reed con Renée Zellweger, Ewan McGregor, Sarah Paulson, David Hyde Pierce, Tony Randall

Con un rigore filologico da topi di cineteca, Abbasso l’amore ci riporta fina dall’inizio (presentato in Cinemascope e titoli di testa animati) nel mondo delle commedie sixties con il trio Hudson-Day-Randall (e quest’ultimo è presente con un cameo che lo vede ottuso maschilista a capo di una casa editrice, lui che finiva spesso col fare la figura dell’omosessuale latente mentre qui i suoi vecchi panni li veste un nervoso David Hyde Pierce che, infatti, ad un certo punto deve tagliar corto con l’insinuazione che sia un gay innamorato di Catcher Block sbottando in un perentorio “Non, non sono gay”). In particolare, i due sceneggiatori, Eve Ahlert e Dennis Drake (autori dei dialoghi de La tata), guardano a Il letto racconta e ad Amore ritorna. La ricostruzione è perfetta sotto ogni punto di vista e non mancano acute trovate metacinematografiche (l’esplicitazione dell’uso dello split screen ai fini di aggiramento della censura nella sequenza in cui Barbara e Catcher parlano all’apparecchio avvicinandosi al centro dello schermo sempre in posizioni equivocabili). Seguitelo tutto, compresi i titoli di coda che scorrono mentre i due protagonisti si esibiscono in un brillante numero musicale.

(Rosario Gallone)


 

 

 

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