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Harry Potter
e la pietra filosofale (Usa 2001)
di Chris Columbus con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Richard
Harris, Alan Rickman, Ian Hart, Robbie Coltrane, John Hurt, Maggie Smith
Lanciarsi in una stroncatura
di questa trasposizione del primo romanzo con protagonista il giovane
mago creato da J.K.Rowling, sarebbe fin troppo facile. E' opportuno,
però, fissare una prospettiva adeguata. Harry Potter e la
pietra filosofale non va giudicato, infatti, come film, ma come
una delle tante propaggini commerciali del merchandising scaturito
dall'inaspettato (anche per l'autrice) successo editoriale. Diari, quaderni,
giochi, special televisivi e, dopo il cinema, pupazzi, figurine, card...
Da questo punto di vista, l'operazione è ineccepibile: un regista
privo di velleità autoriali, uno sceneggiatore (Steve Kloves)
disposto ad una fedeltà pressocché assoluta alle pagine
del libro, effetti speciali perfetti e voilà! l'illustrazione
in movimento è servita. Logico che, soprattutto agli affezionati
lettori, il tutto appaia fin troppo pleonastico (una mia amica potterofila
mi ha confidato che ogni personaggio sul grande schermo è esattamente
come se lo aspettava, eccetto quello di Ermione). Il sottoscritto
(un babbano accostatosi per la prima volta ad Hogwarts nel
buio della sala) ha trovato il lavoro di Columbus piuttosto noiosetto,
buono per uno sceneggiato televisivo di cinque puntate. Inutile, poi,
aspettarsi di meglio dai futuri adattamenti perchè le condizioni
dettate dalla Rowling valgono per l'intero ciclo e sono inderogabili.
Due note positive sono il cast all british e l'entusiasmante partita
di Quidditch.
(Rosario
Gallone)
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