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007 - La morte può attendere
(Usa/Gb 2002) di Lee Tamahori con Pierce Brosnan,
Halle Berry, Toby Stephens, Rosamunde Pike, Rick Yune, Judy Dench, John
Cleese)
Pur non essendo
un bondologo, non dovrei sbagliare nellaffermare che quella
dellultimo 007 è una delle rare volte in cui la sequenza
che precede i titoli di testa è un vero e proprio prologo. Dovrebbe,
poi, essere la primissima volta in cui le donnine stilizzate dei titoli
entrano a far parte dellazione filmica. Esaurite nel giro di 10
minuti le novità, la ventesima avventura della creatura fleminghiana
(stavolta diretta dal maori Lee Tamahori) si adagia nel più
convenzionale citazionismo da anniversario (da Licenza di uccidere
a Thunderball, da Una cascata di diamanti
a Vendetta privata passando per Goldfinger e La
spia che mi amava), fatta eccezione per il duello allarma
bianca (che, comunque, funziona molto meglio nel videoclip di Madonna).
Mai come in questa puntata, poi, i cattivi di turno sono del tutto anodini
(e la malvagia si chiama Frost), sicché chi ne esce meglio
è Zao, assistente del villain, strappato troppo presto
(proprio da Bond) ad un trattamento genetico.
(Rosario
Gallone)
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